martedì 21 febbraio 2012

Palermo - Amministrative 2012: Che la Telenovela Abbia Inizio

Mancano più di 3 mesi o forse più all'appuntamento elettorale, ma ormai a Palermo l'argomento principe delle discussioni al bar (dopo lo sport ovviamente), sono le prossime elezioni amministrative.
Ormai ci sono una marea di nomi che circolano in città: Cascio, Lagalla, Enea, Caronia, Dragotto, Costa, Borsellino, Ferrandelli, Monastra, Faraone, Alessi, Nuti, Accardo e molti altri.
Da tattico farò alcune considerazioni che riporterò nell'articolo di cui sotto. 

Iniziamo la consueta analisi dal centrosinistra, ovvero l'ala della politica che più di tutte al momento è sotto i riflettori. I candidati sono 4, ovvero Borsellino - Faraone - Ferrandelli - Monastra, anche se quest'ultima appare fuori dai giochi per la vittoria. Fra i 3 nomi quello più in ascesa è sicuramente quello di Davide Faraone, il quale può contare sia sull'appoggio tattico di Gori, sia sull'appoggio mediatico di Renzi "il rottamatore". Faraone ha colpito la sua più diretta avversaria, Rita Borsellino, sul suo punto debole, ovvero l'appoggio romano. Infatti ha destato parecchio scalpore la scelta del Pd di destinare 40 mila euro in favore della Borsellino; c'è da dire che la cosa ha avuto modo di raggiungere la stampa proprio attraverso Faraone, che ha reso pubblica la cosa. L'outsider di turno è Fabrizio Ferrandelli, il quale però ha perso una parte del polo civico che lo rendeva forte. Ferrandelli può contare sul sostegno mediatico di Sonia Alfano e sulla sua giovinezza, che lo rende il vero volto nuovo del centro - sinistra. Antonella Monastra invece sembra essere ad un punto di non ritorno, vista la totale mancanza di visibilità mediatica in confronto ai 3 candidati di cui sopra.
Nel Terzo Polo ormai sembra affermata la candidatura di Massimo Costa (Udc), sostenuta da Mpa, Fli, Api, Grande Sud ed Udc, anche se su quest'ultimo appoggio pende la spada di damocle Lagalla (Pdl).

Per quanto riguarda il polo civico, sembra sempre più evidente la supremazia di Tommaso Dragotto, candidato a sindaco del Movimento Impresa Palermo e di alcuni altri movimenti civici. L'imprenditore siciliano è attesso dall'importante appuntamento che darà avvio alla sua campagna elettroale, ovvero la conferenza stampa che si svolgerà al Wagner alle 10.00 di Giovedì 23 Febbraio.
In attesa di ulteriori notizie sul programma, sembra ormai vicina all'ufficilità la candidatura di Alessi di Palermo Civile. Oltre al suo programma reperibile su internet e ad alcune manifestazioni sul territorio, poco si sa delle strategie politiche di Riccardo Nuti del Movimento 5 Stelle. Staremo a vedere come si organizzerà la società civile per le prossime amministrative.

Nel centrodestra, oltre ad aspettare l'esito delle primarie del centrosinistra, si cerca una riorganizzazione post - Cammarata. Il ciclone è ormai passato, ma è evidente che abbia lasciato parecchi danni e macerie.
Molto probabilmente le liste del centrodestra dovranno fare a meno di Stefania Munafò (Mpa), Alberto Campagna (Pdl), a causa del suo ruolo di deputato regionale, e di Elio Ficarra (Grande Sud). Se consideriamo la precedente tornata elettorale, mancherebbero all'appello più di 10 mila voti, ma appare evidente che con la preferenza unica si potrebbero limitare i danni. Per quanto riguarda i candidati a sindaco, ormai i nomi che girano sui giornali sono 2, ovvero Cascio e Lagalla, anche se non escludo personalmente un colpo di scena negli ultimi giorni prima del 19 Marzo. Per quanto riguarda il Pid, oltre alla candidatura di Pippo Enea,  c'è ovviamente quella di Marianna Caronia, coinvolta nelle ultime ore nel caso "AmoPalermo", lista civica di cui campeggiano spazi pubblicitari in città e che sostiene, almeno da quanto si legge negli spazi, Marianna Caronia a sindaco, anche se quest'ultima si è premurata a smentire, dicendo che ribadisce la vicinanza di idee di AmoPalermo, ma per ufficializzare la sua candidatura, aspetta l'esito della sua candidatura.

sabato 18 febbraio 2012

La Convergenza con Martino Morsello del Movimento dei Forconi

Buonasera,
mi ritengo molto soddisfatto dalla settimana che si appresta a volgere al termine. Da un punto di vista politico, è stato fatto certamente un buon passo in avanti; infatti Obiettivo Cambiamento e il Movimento Progressisti Italiani hanno trovato una convergenza di idee e di intenti con Martino Morsello, leader di un ala del Movimento dei Forconi. Avevamo lanciato (io e Sciacca) messaggi che invitavano all'unità dei Forconi e all'abbandono del dialogo con Raffaele Lombardo, anche a Mariano Ferro, il quale non sembra però volere accettare la realtà, ovvero un Governatore Regionale assente ed ininfluente a livello regionale, nazionale ed europeo.
Con Martino Morsello intraprenderemo iniziative comuni sia nelle prossime amministrative, in particolar modo a Palermo e Marsala, sia nelle prossime regionali, in cui cercheremo di creare una perfetta alleanza di movimenti civici ed anti-casta al fine di contrastare chi, per anni, ha causato l'attuale crisi politica ed economica che affligge la Sicilia.

Pietro Minardi.

mercoledì 15 febbraio 2012

Il Caso Sandri: Ingiustizia Tipicamente Italiana

Nei tribunali di tutta Italia, troviamo capeggiare una "simpatica" scritta: "la legge è uguale per tutti".

Questa espressione racchiude in se uno dei principi cardine della Costituzione italiana, ossia il principio di eguaglianza (art.3). All'art. 3 primo comma la Costituzione dice: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali." (Tratto da Senato.it).

Il tema della giustizia costituisce uno dei grandi problemi "storici" di questo paese. Infatti, fra tempi lunghi, tante volte ai limiti della prescrizione,  e la mancanza di coerenza fra sentenza e leggi, il popolo italiano si dice quasi sempre insoddisfatto della giustizia italiana.

Per uno come me che ha espresso vicinanza alla famiglia Aldrovandi, nel momento in cui la madre è stata querelata per diffamazione (il mio amico abusivor0x ricorderà sicuramente e potrà confermare), l'esempio cardine dei problemi della giustizia italiana è rappresentato dal caso Sandri, che ieri ha provocato un boato nell'opinione pubblica nazionale, in particolare nel mondo ultras.  

Francamente io, Pietro Minardi, cittadino e tifoso (non ultras) mi sento incazzato ed amareggiato dal fatto che Gabriele Sandri, a mio modesto parere, non abbia avuto giustizia. Luigi Spaccarotella è stato condannato a 9 anni e 4 mesi per l'omicidio di Sandri dalla Corte di Cassazione, la quale ha respinto il recorso dei legali dell'ex agente della polstrada.
Si legge da IlGiornale.it: "Quello di Gabriele Sandri è stato un omicidio volontario, giusta la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Firenze che ha condannato l'ex agente della Polstrada di Arezzo Luigi Spaccarotella a nove anni e quattro mesi di carcere per la morte del giovane tifoso laziale ucciso in autostrada l'11 novembre del 2007. La prima sezione penale della Corte di Cassazione respingendo il ricorso presentato dai legali del poliziotto così come chiesto dal pg Francesco Iacoviello, ha di fatto reso definitiva la condanna e aperto le porte del carcere per Spaccarotella."
Link completo - http://www.ilgiornale.it/interni/la_cassazione_ha_chiuso_caso_sandri_spaccarotella_condannato_9_anni_e_4_mesi/15-02-2012/articolo-id=572182-page=0-comments=1

Se vogliamo difatti essere pignoli, l'art. 575 del codice penale italiano recita: "Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno [c.p. 32, 276, 295, 301, 306] (2)(3)." Ciò vuol dire che chiunque uccida qualcuno debba subire una condanna non inferiore a 21 anni. Se Spaccarotella, secondo i giudici, ha ucciso Sandri, perchè gli sono stati inflitti solo 9 anni e 4 mesi?
Quando parlo di coerenza del diritto mi riferisco a questo, ossia la reale applicazione di quanto previsto nel codice nella sostanza delle sentenze. Purtroppo, in Italia, tante volte questa coerenza non esiste. Questo da luogo a diversi luoghi comuni popolari del tipo: "se il padre di famiglia ruba 1 kg di mele per mangiare e dare a mangiare ai figli, finisce in galera; mentre chi ruba 100 mila euro, siccome è qualcuno, se la cava con qualche multa ed in carcere non ci finisce proprio".
Questo luogo comune (uno dei tanti) è presente indubbiamente nella cultura italiana e da ciò deriva la mancanza di fiducia nella giustizia italiana, che evidentemente allo stato attuale delle cose non riesce, almeno nell'opinione più comune della gente, ad essere equa ed efficace nella sua azione. Basta pensare ad alcuni testi musicali: per esempio in "La Bella Italia di Aban e Guè Pequeno" si dice nel testo "non va dentro Barabba, sconta il povero Cristo"; questo è solo uno dei tanti esempi.

Bisogna dire basta a questo sistema malato! Bisogna dire basta alla ingiustizie! Bisogna dire basta ad un sistema che non funziona! Basta indulti e legittimi impedimenti, vogliamo una seria riforma della giustizia!!

Pietro Minardi.

martedì 14 febbraio 2012

Palermo: Il Giallo dei 2 Costa: La Polemica Indipendentista



Buonasera,
in questa fredda nottata d'inverno, con accanto una tazza di cioccolata calda e qualche biscotto, vi vorrei parlare di un caso particolare di omonimia che sta scaldando le ultime ore politiche.

Credo sia nota a tutti, infatti, la candidatura di Massimo Costa (UdC) a sindaco di Palermo. Il Presidente del C.O.N.I. Sicilia è stato lanciato come candidato del Terzo Polo alle prossime amministrative, ma la sua candidatura sta trovando e sta creando parecchie polemiche nel Terzo Polo stesso , vedi per esempio le ultime dichiarazioni degli esponenti di Api.

Ma questo non è il solo motivo per il quale la candidatura di Costa sta facendo discutere: infatti questa mossa di candidare Costa è stata interpretata, dai movimenti autonomisti minori e dai movimenti indipendentisti siciliani, come una mossa pre sfruttare la fama e l'onda di consensi di un altro Massimo Costa, ovvero il Professore di Economia Aziendale dell'Università di Palermo, il quale in più occasioni ha portato alla luce dell'opinione pubblica i vantaggi che lo Statuto Siciliano darebbe se fosse realmente attuato e fondamentalmente ben usato. Il professore Costa è stato presente all'evento dello Statuto Fest il 13 Novembre 2011 a Piazza Politeama e collabora attivamente con il Comitato " La Sicilia e i siciliani per lo Statuto", al quale in passato ha aderito anche lo scrivente, partecipando alla conferenza del prof. Costa svoltasi a Marsala, in contrada Strasatti, svoltasi nel Marzo 2011.

Conoscendo appunto la professionalità del prof. Costa, ho voluto parlare di questo problema che è sorto in questi giorni. Per arrivare alla risoluzione del problema, bisogna analizzare il problema alla base: all'atto della presentazione della candidatura di Costa, l'UdC ha subito sottolineato che il Massimo Costa in questione era il Presidente del C.O.N.I. Sicilia, ma non ha chiarito a sua volta (forse non lo riteneva necessario) che non si trattasse del Massimo Costa, professore di economia aziendale all'Università di Palermo. La soluzione al problema è semplice: un comunicato del professore Costa in cui chiarisce che non è lui il Massimo Costa candidato a sindaco, bensì un semplice suo omonimo.

Penso comunque che i movimenti indipendentisti ed autonomisti dovrebbero smetterla di perdersi in queste sottigliezze, perchè danno solo l'impressione di non avere altro da fare che attaccare gli altri, non avendo ne forza politica ne idee da proporre per cambiare Palermo in meglio.

Penso invece, e chiudo, che dovrebbero intavolare un tavolo di confronto fra di loro per trovare un unità che gli darebbe, non solo credibilità politica, ma una consistenza numerica in chiave amministrative.

Pietro Minardi

domenica 12 febbraio 2012

Solidarietà al Popolo Greco: Epilogo di una Tragedia Sociale Annunciata

Purtroppo ormai era chiaro da mesi: l'attuale sistema economico europeo ed internazionale era destinato ad implodere. E' di un anno fa un mio testo sulla crisi economica europea e si intitolava " Le Ragioni Della Crisi"; in questo breve post spiegavo il perchè il potere d'acquisto delle famiglie continuasse a scendere e le ragioni per le quali la crisi non era affatto finita, anzi era solo all'inizio. Eccone alcuni stralci:
Prima di tutto, bisogna partite con una premessa: ricordate la gioia imperante nel paese quando l’Italia adottò l’euro?...Quella gioia purtroppo è svanita in ragione di una presa di coscienza avente ad oggetto la crisi che sta dilagando nel paese. La politica italiana della crisi ne ha fatto un tormentone e da un po’ di tempo ha deciso unilateralmente che è finita" - ed ancora - Le ragioni dell’attuale crisi sono dovute a due ordini di motivi, ossia la globalizzazione economica attraverso l’apertura ad un economia di mercato capitalistica ed appunto l’economia e la moneta. Per quanto riguarda il primo punto, benvenuti nel bellissimo mondo della globalizzazione ... Purtroppo a livello economico questo sistema ha diverse falle, evidenziabili per esempio nell’economia di mercato di cui l’Italia fa parte, ossia l’Unione Europea. Essa è il chiaro esempio del fallimento di un sistema che mette a confronto mercati a basso costo, con stipendi bassi (intorno ai 300€) e con operai aventi diritti limitati all’essenziale, con mercati ad alto costo, con stipendi medio – alti ( intorno ai 1000€) e con operai supportati e tutelati attraverso la disciplina costituzionale e le tutele legislative, oltre che dal diritto del lavoro. La conseguenza di questa concorrenza sleale è che il datore di lavoro, l’impresario o chiunque si trovi a dovere scegliere dove collocare la propria fabbrica, opta chiaramente per l’opzione meno costosa. - e segue -Per quanto riguarda il secondo punto, stiamo assistendo ad un fenomeno di svalutazione del valore reale della moneta. Ma ve lo spiegherò in termini più semplici. Una bancanota, per es. 20 euro, ha un valore nominale, relativo alla sua quantità (ossia i 20 euro sotto il profilo della quantità - es. 20 pezzi da 1 euro), e un valore reale, calcolato in base al potere d'acquisto che la moneta dà. Questo perchè la moneta è un mezzo di scambio per ottenere beni e servizi e quindi il suo valore è da collegare al potere di acquisto che la moneta consente. Mentre il valore nominale rimane invariato (20 euro sono e 20 euro restano), il valore reale è soggetto a variazioni in funzione del potere di acquisto; infatti a seconda dei prezzi offerti, con i 20 euro posso comprare più o meno cose. Il fatto che il valore reale della moneta cali, comporta ed è conseguenza di un rialzo dei prezzi, il che fa abbassare il potere d'acquisto delle famiglie. Belli i tempi in cui con 50 mila lire ci compravamo la spese per una settimana e forse due, vero?. Ora con 25 euro non si compra neanche la spesa per 2 giorni a poco.

In quell'articolo prevedevo la progressiva crisi di tutte le principali economie europee, con in testa l'Irlanda, seguita dal Portogallo, dalla Grecia, dalla Spagna e poi dall'Italia. A grandi linee posso dire di averci beccato, in quanto tutti i paesi che ho elencato stanno risentendo fortemente della crisi e sono stati costretti a manovre di austerity "lacrime e sangue" che hanno colpito le popolazioni meno abbienti.
Contestualizzando l'articolo, a Palermo è fin troppo evidente la crisi economica; è fin troppo evidente il fatto che le famiglie hanno perso una gran parte del loro potere d'acquisto (a poco con 50 euro non si riesce a fare la spesa per 10 giorni) ed è fin troppo evidente il fatto che i negozi e le aziende storiche palermitane chiudano, causando la perdita del posto di lavoro per centinaia di famiglie

Questo post nasce per dare la mia piena solidarietà al popolo greco, sia come cittadino, sia come aspirante politico e sia come leader di Obiettivo Cambiamento. Ma vorrei inoltre rivolgere un invito a tutti i cittadini palermitani e non, a leggere questo articolo e a rendersi informati sul tema della crisi, non attraverso i giornali ma bensì attraverso una sana e libera informazione online.

Pietro Minardi.

sabato 11 febbraio 2012

Apertura Ufficiale Blog Pietro Minardi


Salve a tutti,
da oggi, Sabato 11 Febbraio 2012, ho deciso di aprire un mio blog personale in cui esprimere i miei pensieri, pubblicare le mie opinioni ed i miei video, e raccontarvi la mia esperienza nel mondo politico e sociale. Spero che i contenuti vi piacciano e spero soprattutto che mi seguiate in questo nuovo network online.

Pietro Minardi.