martedì 27 marzo 2012

La morte è uguale per tutti! La Lega Calcio Valuti Meglio i Minuti di Silenzio

"Come noi, uguale!". E' la frase con cui Pino Scotto apre il ritornello di una delle sue principali canzoni che spopolano sul web, ovver "Come noi". Sia nella musica che a livello sociale, il principio di eguaglianza è un tema molto sentito; ricordiamoci che di fronte alla legge siamo uguali senza distinzioni di alcuni tipo (art. 3 della Costituzione Italiana), ma il principio di eguaglianza si estende ad ogni situazione della vita, anche alla morte.

Dico questo perchè a volte in Italia, paese tipicamente perbenista a convenienza, non sempre è così. In questo week-end calcistico ne abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione. I tifosi della Sampdoria, squadra ligue che milita in Serie B, avevano chiesto il minuto di silenzio per la morte di due tifosi della squadra blucerchiata in ritorno da una trasferta, in seguito ad un incidente stradale. La Lega Calcio, che deve autorizzare il minuto di silenzio, non ha dato il benestare. Il "si" fatidico è invece arrivato per l'ennesimo militare morto a causa di una "guerra di pace" ad oggi tuttora inutile e senza scopo. Il minuto di silenzio è stato rispettato durante il pre-partita di Genoa - Fiorentina, gara di Serie A domenicale, solo che gli ultras del Genoa (di solito nemici con quelli della Samp) hanno boicottato il minuto di silenzio con un coro ed uno striscione affiancato: "la morte è uguale per tutti".

Sono del parere che sia il padre di famiglia dell'esercito che il padre di famiglia che fa il panettiere meritino lo stesso rispetto ed è evidente che la Lega Calcio, di fronte a scelta riguardo i minuti di silenzio, non sempre ci azzecca, vedasi quando non fu concesso il minuto di silenzio su tutti i campi per l'alluvione di Giampilieri (minuto di silenzio onorato solo dalle squadra siciliane).

Inviterei quindi la Lega Calcio a valutare meglio certe situazioni e ad essere più equi anche di fronte agli eventi negativi della vita. Rispetto per i tifosi della Samp! Riposate in Pace.

Pietro Minardi